A cura di Manuela Moschin
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Tra le pendici delle Alpi, Giorgione ambientò la natività di Gesù, in cui la scena è suddivisa in due parti. Da un lato una grande grotta naturale, dove il Bambino è disteso a terra sul pagliericcio, mentre dall’altra parte si trova il paesaggio, un paesaggio veneto con colline, alberi, un ruscello, un borgo e una casetta di contadini. Qui la cosiddetta pittura tonale di Giorgione dona all’opera un’atmosfera morbida e brillante, basata su un gioco di luce e colore. Anche i volti di Giuseppe, Maria e dei pastori sono stati sfumati con raffinatezza, assieme alle vesti che appaiono luminose. L’opera “Adorazione dei pastori” (1500-1505 ca.) è conservata a Washington, National Gallery.
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