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Intervista l'Artista: Luca Bidoli

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"Apostoli" 2018/19 - Tecnica: grafite, pastelli e olio su tela cm. 60x70

Buonasera cari amici, sono lieta di intervistare Luca Bidoli, un artista che ho avuto il piacere di conoscere personalmente in occasione di una sua interessante mostra personale. L'opera che ci presenta è intitolata "Apostoli" 2018/19 - Tecnica: grafite, pastelli e olio su tela cm. 60x70.

Il tema del dipinto è relativo a un'attenta riflessione nei confronti della religione: una fonte di ispirazione fondamentale per l'artista... ma leggete l'intervista, poiché conoscerete il suo stimolante pensiero che induce a meditare sui misteri divini. Complimenti Luca, apprezzo molto le tue opere. 

Ciao Luca, ti ringrazio per aver dedicato un po' del tuo tempo nel rispondere alle domande. Ora ti chiedo: 

 o Qual è il tuo luogo di nascita? 

Gorizia 

o Attualmente in quale luogo eserciti la tua arte? 

San Donà di Piave (Ve)

o Quando hai intuito di avere una predisposizione artistica? 

L’ho percepito da sempre, credo, ma solo intorno ai 40 anni ho iniziato a dipingere da autodidatta. 

o Hai allestito mostre personali e partecipato a collettive? In quali luoghi? 

Da alcuni anni collaboro con alcune gallerie in Italia e ho avuto mostre personali e collettive. Ho avuto la fortuna e il piacere di esporre alla Bevilacqua La Masa a Venezia, alla Flatfile Gallery di Chicago, a Helsinki, al Castello di Rivara, all’Expò, in alcuni musei e fondazioni qui nel Veneto, in Lombardia, Sicilia, nel Lazio, nelle Marche… 

o Nelle tue opere c’è un richiamo a qualche corrente artistica? 

Guardo e stimo molti contemporanei e ovviamente come ogni artista uso i gradini che altri artisti hanno formato, comunque cerco di sviluppare idee personali. 

o Per le tue opere ti sei ispirato a qualche artista del passato? 

Non a livello cosciente, ma naturalmente siamo in Italia, ed è impossibile non avere nel DNA quanto è stato fatto. Non avendo avuto una formazione artistica sto cercando di approfondire e conoscere pian piano. Come dicevo sopra, guardo più quello che viene fatto ora, un po’ perché mi interessa l’attuale e poi perché è veramente interessante capire lo sguardo insolito, le chiavi di lettura che certi artisti riescono ad avere nei confronti del nostro tempo. Amo comunque molto anche l’arte dei secoli passati, in particolare fino al ‘500 con una leggerissima preferenza per quella del ‘300, che tornando alla tua domanda, forse è quella che per certi versi mi influenza, proprio per l’eleganza e la spiritualità così intima e composta che a me trasmette. 

o Qual è il significato dell’opera, cosa rappresenta?

“Apostoli” nasce da alcune riflessioni personali che riguardano la religione (tema che spesso ricorre nel mio lavoro), di come questa abbia sempre cercato, di unificare sia l’idea di Dio che il nostro comportamento, fornendoci dei codici di comportamento per andare in Paradiso o per non finire all’Inferno. Eppure, ed è evidente, fallisce in questo: da sempre abbiamo visto nascere santi e assassini, tutti nel nome dello stesso identico Dio. Quindi Dio è e sempre sarà, personale e unico. Non può essere unificato proprio per l’unicità intrinseca di ogni uomo. Da questo sono nati il lavori della serie “Apostoli” dove agglomero elementi, soggetti tra i più disparati e li compongo formando una sorta di icona, a significare che il sacro può essere formato dal tutto. Li ho chiamati “Apostoli” proprio perché furono loro, che cercando di diffondere e affermare un nuovo culto dovettero necessariamente cristallizzare il pensiero di Cristo. Eppure, da essi nacquero molte famiglie che vanno sotto il nome di Cristianesimo (esistono tra gli altri Ebrei o Giudei Messianici, che credono in Cristo –Yeshua- pur essendo slegati completamente dal cristianesimo e sempre legati alla tradizione religiosa ebraica), questo proprio a dimostrazione tangibile dell’impossibilità di una unificazione anche a livello macroscopico. Infine, mi muove anche una motivazione più intima che riguarda la mia spiritualità o il mio sentimento religioso che credo di aver maturato fino ad oggi e cioè la percezione di un Dio formato e formante da se stesso, da noi e da ogni singolo atomo e particella esistente nel tutto. 

o Come scegli i temi da trattare? 

Negli anni, a partire già dall’infanzia/adolescenza, ho sentito sempre più lontananza da quanto mi veniva impartito a livello religioso, e soprattutto sentivo disagio verso quanto respiravo intorno all’argomento e che trovava forma ed espressione profonda a livello culturale, di costume, di comportamento sociale. Mi ha costretto a interrogarmi molto e credo di essermi formato alla fine su questi temi, che successivamente, sono divenuti fonte di ispirazione per me. 

o Possiedi una pagina web con le tue opere? Potresti indicarci il link?

Complimenti Luca!

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