A cura di Manuela Moschin
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La celebre tragedia Romeo e Giulietta in cinque atti di William Shakespeare, che fu composta nel 1594-1596, venne rappresentata in questo dipinto intitolato Romeo e Giulietta: la scena della tomba da Joseph Wright of Derby.
Secondo le fonti storiche però la vicenda di Giulietta e Romeo si svolse nel 1303, quando Verona era governata dalla Signoria degli Scaligeri. I nomi delle famiglie dei Montecchi e dei Capuleti, in contrasto tra di loro, erano già noti nel trecento nella Commedia di Dante, che fu ospite della famiglia degli Scaligeri nel 1303 e 1304.
In quell'occasione nel Canto VI del Purgatorio egli scrisse:
«Vieni a veder Montecchi e Cappelletti,
Monaldi e Filippeschi, uom sanza cura:
color già tristi, e questi con sospetti!»
Nel 1596 il drammaturgo inglese Shakespeare rappresentò la sua versione della tragedia di Verona facendola diventare un'icona e una storia d'amore conosciuta a livello internazionale.
Il dipinto rappresenta il momento in cui Giulietta è inginocchiata accanto al corpo di Romeo. Ella, percependo un rumore di passi, afferra il pugnale per uccidersi.
Il verso recita così:"Che! del rumore? Allora bisogna far presto. Oh, pugnale benedetto!
Joseph Wright of Derby è celebre per aver donato luminosità ai suoi dipinti attraverso l'effetto della luce proveniente da una candela. Ne è un esempio anche il dipinto intitolato Esperimento su un uccello nella pompa pneumatica del 1768.
L'opera celebra la nascita della scienza, ponendo un interrogativo sui metodi e sui limiti della sperimentazione. Nella scena lo studioso sta eseguendo un esperimento, dimostrando che l'assenza di ossigeno provoca la morte di un pappagallo.
L'espressione dei volti degli osservatori esprimono chiaramente stupore, repulsione e curiosità.
Il contrasto del chiaroscuro e l'intensità della luce deriva dalle opere caravaggesche.
Vi ringrazio.
Manuela.
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