A cura di Manuela Moschin
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Il tema di oggi riguarda la storia di un disegno piuttosto macabro di Leonardo Da Vinci (1452-1519). Inizio a parlarne accennando in breve la Congiura dei Pazzi che si concluse il 26 aprile 1478. Fu una cospirazione pianificata dalla famiglia di banchieri fiorentini de' Pazzi, avente lo scopo di reprimere l'egemonia dei Medici tramite l'appoggio del papato, della Repubblica di Siena e del Regno di Napoli. Essa causò l'uccisione di Giuliano de' Medici e il ferimento di Lorenzo il Magnifico. Uno dei Pazzi fu Bernardo Bandini Baroncelli (1420-1479), il quale uccise con nove coltellate Giuliano de' Medici nella Cattedrale di Santa Maria del Fiore. Inizialmente Bandini riuscì a fuggire a Costantinopoli, ma venne scoperto, consegnato a Firenze e giustiziato il 29 dicembre 1479.
Leonardo da Vinci, essendo quel giorno in piazza, disegnò questo schizzo raffigurante l’impiccato Bandini che penzolava nel cortile interno del Palazzo del Bargello a Firenze.
Lorenzo di Credi, amico di Leonardo e anch’egli allievo del Verrocchio, quando vide il macabro disegno ne rimase impressionato.
Leonardo in quella circostanza rispose:
“Il pittore è un osservatore della natura; e c’è la natura esterna, che è il mondo con le sue pietre, le piante e gli animali, e c’è una natura più segreta, che è quella dell’uomo”.
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