top of page
Cerca
Immagine del redattoreManuela Moschin

Presentazione della mostra del pittore Giovanni Soccol. Palazzo Fortuny, Venezia

Visitabile dal 5 maggio al 1 ottobre 2023


A cura di Manuela Moschin

Mi potete seguire anche nella Pagina Facebook LibrArte.eu https://www.facebook.com/librarte.bloge nel gruppo Facebook Storie di Libri https://www.facebook.com/groups/storiedilibriCOM/

Il 4 maggio 2023 ho partecipato all'inaugurazione della mostra intitolata “Giovanni Soccol. Riflessioni notturne” dedicata al celebre pittore veneziano, scenografo e architetto Giovanni Soccol, un'occasione unica per poterlo conoscere di persona ammirando i suoi capolavori dal vivo. Opere ricche di fascino per le sue atmosfere sospese, quasi surreali. La mostra, visitabile fino al primo ottobre 2023 al piano terra del Museo di Palazzo Fortuny, è composta da un'installazione con un ciclo di dieci opere pittoriche inedite, il cui tema è stato spiegato dall'artista stesso, durante la presentazione, con queste parole straordinarie:

"Alcuni anni fa volevo affrontare il tema di Venezia, quasi come una sfida a me stesso. Per fare questo non ho cercato una Venezia sconosciuta, ma quella più banale con il Canal Grande e i Palazzi più visti e noti, come il Palazzo Ca’ d’Oro, il Fondaco dei Turchi oppure la chiesa di San Stae. Mi dissi allora che sarebbe stato un tema da scartare immediatamente. Mentre riflettevo su questa considerazione, mi venne in mente una frase di Cezanne quando disse “Vorrei stupire i parigini dipingendo una mela”. Questa osservazione mi indusse a pensare che non è importante il “soggetto” da raffigurare, ma quello che conta nell’opera d’arte è il “come” questo soggetto viene rappresentato. Se guardiamo le cose fondamentali dell’arte ci rendiamo conto che è essenziale il “come” e non il “cosa” viene trattato. Ed ecco allora che io vi offro la mia “mela”.

“Presiede al tutto - è l’analisi della Dirigente Area Attività Museali, Chiara Squarcina - un’analisi dei rapporti geometrici che legano gli elementi compositivi in una visione non prospettica, ma proiettata ortogonalmente alla tela per non alterare la geometria delle forme”.


Giovanni Soccol

Soccol è pittore, architetto e scenografo. Si forma artisticamente negli anni Cinquanta sotto la guida di Ilse Bernheimer e Gennaro Favai e poi di Guido Cadorin. Nel 1956 frequenta la Scuola Libera del Nudo presso l'Accademia di Belle Arti di Venezia e si laurea in Architettura nel 1967 con relatore Carlo Scarpa. Nel 1974 succede a Mario Deluigi nella cattedra di Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Venezia. La sua prima personale si tiene a Trento, alla Galleria Argentario, nel 1969. La pittura di Soccol, nel periodo non figurativo, sviluppa una percezione emozionale e impalpabile del mondo, fatta di micro-segni, punti colorati e cromie vibranti che caricano l'opera pittorica di una forte valenza psicologica. Ne sono compiuta espressione le serie delle Visioni e dei Mesi. Segue quindi un accostamento alla figurazione attraverso le Isole e le Basiliche, alla fine degli anni Ottanta. Nella sua produzione successiva, le Petroliere, i Teatri, le Maree e i Labirinti d’invenzione, caratterizzata da immagini di grande potenza onirica, gioca un ruolo primario un tessuto pittorico volto a ottenere effetti di luminosità nel contrasto chiaroscurale delle masse.







59 visualizzazioni0 commenti

Kommentare


Lascia tuo commento direttamente nel Blog, qui sopra.

Lascia tuo commento accedendo con Facebook, qui sotto.

Selezione dei Post più recenti.

bottom of page