A cura di Manuela Moschin
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È con immensa emozione che annuncio l’uscita del libro “Un giglio bianco al 4910”, una raccolta di poesie con un fine speciale, poiché il ricavato della vendita sarà devoluto all’orfanotrofio di Cap-Haitien, situato ad Haiti, tramite l’Associazione di volontariato “Pane Condiviso ODV”.
Il libro è stato scritto da me e da mia madre Mirella Alberti, deceduta nel 2004.
Mia madre era veneziana e il “4910” era il numero civico dove abitava fin dall’infanzia.
Ora le nostre espressioni sono impresse per sempre e ciò è stato possibile grazie al mio editor Pasquale Cavalera fondatore di Storie di Libri. Pasquale non ha solo curato l’intera opera, ma è anche l’ideatore del progetto. Ringrazio il poeta Paolo Pagliaroli per l'encomiabile prefazione. Per acquistarlo potete contattarmi su Messenger, via mail librarte.blog@gmail.com oppure cliccando il link di Amazon: https://amzn.to/3G1sgNt(spese di spedizione gratuite con Prime).
Siamo di fronte a due mondi che si sfiorano e si cercano, quasi una veggenza che domina madre e figlia e permette loro di attraversare uno spazio-tempo convergente, in grado di far battere i due cuori all’unisono per mezzo della poesia.
Alberti urla soffocata dalle sue catene, per poi cercare la Luce del Signore, riponendo in Lui ogni speranza. E questa nuova e immaginifica dimensione le ha permesso di liberarsi dalla sofferenza terrena, consentendole di attendere con fiducia la rinascita in luoghi dove l’Universo si fa immortale, come in una sorta di ricompensa e rivincita. Moschin canta con voce sottile le sue melodie, spalanca il cuore, manda baci di passione e sorride alla vita, come se il tempo fosse prigioniero dentro una clessidra e obbedisse ai suoi più intimi desideri. Perché per lei la poesia è libertà, un ponte per andare oltre. (Prefazione di Paolo Pagliaroli)
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