Raccolta di poesie
A cura di Manuela Moschin
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Buongiorno carissimi, sono lieta di annunciare che da oggi è disponibile la mia raccolta di poesie intitolata "ātman". E' possibile richiedere il libro, con dedica, contattandomi all'indirizzo di posta elettronica librarte.blog@gmail.com. oppure su Messenger dal mio profilo Facebook https://www.facebook.com/manuela.moschin
Prefazione di Pasquale Cavalera
Quante anime sono imprigionate in un'opera d'arte? Forse una, l'anima di chi l'ha generata, con l'ispirazione a elevare il Sé fino alla completa fusione con la materia. Forse due, l'anima dell'artista e l'anima di colui che contempla la tela o sfiora col pensiero i candidi marmi, che ascolta melodiose note o si immerge con passione in uno scritto, in grado di riconoscere nel talento creativo frammenti dimenticati della propria esistenza. Forse infinite, poiché l'anima rappresenta il dogma assoluto del creato. E l'anima è atman, fulcro dell'essenza divina, il soffio vitale, atman è la coscienza spirituale che si raggiunge attraverso l'amore, il perdono, la pace. E atman è rispetto, sentimento di stima in una realtà dove il tempo e il caso non esistono, mere invenzioni terrene pensate per allontanare sempre più l'uomo da Dio.
Produzione: www.storiedilibri.com
Copertina: Lava Pedro
Recensioni
Recensione e intervista di Elisabetta Baldini pubblicata nel blog "Un libro sotto la lampada":
La lettura di questa coinvolgente raccolta di poesie della poetessa Manuela Moschin, mi ha fatto attraversare gli innumerevoli meandri della mente come una farfalla leggera, allegra e felice di rincorrere un sogno, una parola gentile, un paesaggio rasserenante, un ideale di bellezza.
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Recensione di Jose Cassarino
La prima cosa che mi ha incuriosito in questo libro, di Manuela Moschin è stato il titolo, sapevo che avrei trovato il significato della parola su una poesia o nella presentazione, avevo ragione alla quinta pagina mi balza agli occhi il significato profondo: ātman= anima. E come scrive Pasquale Cavalera nella sua presentazione, ātman , fulcro dell'essenza divina, il soffio vitale, la coscienza spirituale che si raggiunge attraverso l'amore, il perdono, la pace...
Gli argomenti trattati sono vari: emozioni, perdono, maternità, felicità, compassioni ed altri ancora, argomenti che tradotti in poesia lasciano sentimenti e forti emozioni.
Recensione di Alessandro Fort
RICORDI
Giocondi pensieri si perdono nel dedalo della memoria cedendo il passo a dolci illusioni e gli arcani timori riaffiorano serbati in atroci ricordi.
Poesia tratta dalla Raccolta “Atman” di Manuela Moschin.
Siamo ciò che siamo perché ciò che siamo esiste nella memoria, nella nostra memoria e in quella delle persone che ci conoscono. E nel dedalo di ricordi, nostri e non solo, esistiamo fra ricordi e illusioni, con quella linea di confine fra ciò che è stato e ciò che ci illudiamo sia stato assai labile, talvolta del tutto inesistente. Dolci illusioni, arcani timori, atroci ricordi… tutti assieme compongono ciò che siamo. I delicati versi di Manuela Moschin si avventurano alla ricerca di ciò che siamo e di ciò che pensiamo di essere. Diventa tutto relativo, in un relativo complesso che pone in evidenza come la stessa mente non sia in grado di distinguere reale e illusorio, del resto come potrebbe essere soggetto e oggetto di se stessa? Manuela Moschin ci lascia così nel dilemma, sta a noi trovare la risposta... ammesso esista! Una serie di bellissimi e leggeri, quanto profondi, versi che mi avvicinano al sentire della nostra brava e sensibile Manuela per l'attenzione alla dimensione esistenziale dell'essere umano e trova un perfetto punto di incontro fra la mia narrativa e la sua poesia.
Recensione di Cristina Alessandro
La potenza di un’anima delicata sorprende: traspira candore e magia. I versi di Manuela Moschin sono pacati, spirituali, e sfumano la tragicità della natura in un aliare di farfalla. Dote rara, la sua, che le permette di blandire il tormento del mondo senza banalizzarlo o sminuirlo. In questa silloge, le opere d’arte che ci svela si fanno poesia. La sinfonia plastica di accenti e volumi, è addirittura catartica. Definirei “Ātman” un talismano prezioso che irradia luce e serenità. Perché a parlare è il soffio vitale, accudito con passione e dedizione da Manuela. Vibriamo con lei paghi, in una confortante astrazione meditativa.
Recensione di Andreina Corso pubblicata nel sito La Voce di Venezia Link:
La prima opera d’arte che ispira la poesia di Manuela Moschin sta in quelle parole, nella dedica che apre il suo Ᾱtman: “A mia madre Mirella Alberti sensibile poetessa che rincuorava le deboli anime”. Subito si avverte la forza struggente del suo poetare, quel rispetto che le fa scrivere il nome e cognome della madre, per immortalare la bellezza della sua figura di donna, come se fosse stato necessario iniziare proprio da lei e con lei nel viaggio sublimato nella poesia.
Si avverte in questo incedere, lo sguardo attento che l’autrice rivolge alla vita. La sua poesia è acqua, laguna pensosa nella meditazione del ‘Risveglio dell’Anima’: Polvere di stelle/conforti la notte oscura/e in un’aura di pace/avvolgi gli spiriti stanchi/.
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Recensione di Oretta Barbie
Non vi è titolo più appropriato per il libro di Manuela Moschin un dialogo continuo con la propria "anima". Diventa filo conduttore la sua visione mistica che si espande interpretando il tutto, la vita, l'umano, l'arte, nutrendosi. Ed ecco esprimere in delicati versi che sottendono, al perdono, al bello, e alla gioiosita' della vita. COMPLIMENTI Manuela bravissima.
Recensione di Luca Agostini
Esaltazione nella misticità dei suoi versi, un libro che mi ha elevato l'anima.
Complimenti all'autrice che ringrazio non solo per avermi dato la possibilità di leggerlo ma per aver scritto sì tanta meraviglia poetica.
Un libro che consiglio di avere sempre con sé, in ogni momento ed in ogni dove si porti la propria anima.
Prefazione veritiera e calzante di Pasquale Cavalera , curatore, altresì, della messa in opera. Complimenti.
Recensione di Raffaella Scorrano
Porgo i miei complimenti alla gentilissima Manuela Moschin per questa straordinaria raccolta di sue poesie, tutte meravigliose ed ugualmente profonde e sentite. Si avverte, leggendole, il soffio vitale che il titolo, "ātman", rende noto come protagonista di una vita vissuta all'insegna della forza d'animo che sgorga dalla naturale sorgente della inevitabile fragilità umana. Si intravede un filo conduttore molto delicato, ma al contempo decisamente vigoroso, che è quello di un dinamismo antropologico vocato alla fiducia in quella dimensione spirituale che non trascende l'uomo, bensì lo abita, lo vive, lo caratterizza. È molto interessante constatare, attraversando letteralmente i versi di queste bellissime riflessioni d'amore nei confronti della vita, quanto sia importante soffermarsi su un concetto fondamentale, qual è l'etica della cura, grazie alla quale l'estasi della dimensione estetica prodotta dallo sguardo posato su un dipinto, su un paesaggio, su un testo scritto, su una persona, diventa l'antidoto al disvalore dell'indifferenza e chiama in causa il principio di responsabilità nei confronti del mondo intero e di tutte le sue esternazioni, quali espressioni emotive ragionate sul (non)senso dell'esistenza. La capacità di vivere la solitudine e il silenzio, ma anche l'angoscia e la fragilità, fa parte di una sana vita interiore, che le religioni, ma anche la filosofia e l'arte, ricordano. Occorre coltivare l'ascolto di sé, il dialogo interiore, la decifrazione delle proprie emozioni e dei moti dell'animo, il che consente alla persona di vivere relazioni umane piene e sensate. La vita interiore, infatti, integra anche l'esteriorità, non vi si oppone, ma cerca di fare unità tra fuori e dentro, tra visibile e invisibile, tra fatti ed emozioni, insomma tra corpo ed anima. Il soffio vitale, l'essenza vera di ciò che veramente conta nel corso dell'esistenza, si traduce nel principio (inteso come elemento originario costituente dell'esistenza in quanto tale), connotato dal suono onomatopeico, dell'ātman, come a significare che, in fondo, non soltanto ogni cosa ha un'anima, ma che oltretutto, essendo soggetta alla caducità del tempo, può essere resa sublime dalla forza di volontà della persona che sappia orientare la propria vita nella consapevolezza che, in fondo, è tutto un attimo. Facendosi condurre dal soffio vitale, ognuno dovrebbe partecipare di se stesso con gli altri in un gioco dialettico in cui ogni nuova sintesi rappresenti una rinnovata nascita interiore in grado di rendere ciascuno più forte e più preparato ad affrontare il vento delle circostanze.
Grazie, cara Manuela, per questo tuo prezioso ed attento modo di trasmettere la tua accurata visione della vita.
Recensione di Lorenzo Barbieri
Buonasera, arrivato oggi il libro di Manuela. Alla prima scorsa leggendo le prime poesie si evince subito che c'è una componente emotiva molto rilevante. Sono espressioni estemporanee che vengono in mente davanti alla bellezza, sia essa rappresentata da un opera dell'uomo, sia opera della natura che a volte sa esprimersi in modo mirabile. L'autrice ci conduce quasi con la mano attraverso i suoi momenti di meraviglia e stupore trasmettendoci le sue emozioni con poche parole, ma che sono la sintesi di una gioia, di uno stato d'animo particolare che solo la vera bellezza sa fare emergere dal fondo dell'anima. Grazie per aver dato luce a quei sentimenti che molti di noi tenevano nascosti per pudore in un angolo del cuore.
Recensione di Luciana Benotto
Conoscevo Manuela Moschin, una signora veneta dai meravigliosi e inanellati riccioli d’oro, nelle vesti di amministratrice della pagina Facebook “LibrArte”, e quindi per i suoi impeccabili articoli inerenti la pittura e la scultura; la conoscevo per le sue approfondite e meditate recensioni librarie; la conoscevo fervida lettrice di romanzi di spessore, ma non avevo idea che tra le sue tante capacità e qualità, ci fosse anche quella di scrivere poesie, un genere nel quale mi pare che molti si cimentino in un momento di estro, spinti dal sentimento, ma in cui pochi davvero eccellono; pertanto sono rimasta piacevolmente stupita quando mi sono trovata tra le mani il suo libro intitolato “ātman”, parola sanscrita che significa “soffio vitale”.
I suoi versi mi sono parsi talmente pregevoli che non ho potuto esimermi dall’esprimere il mio pensiero sulla sua opera:
ātman, una raccolta di poesie in cui Manuela Moschin esprime nei suoi versi liberi e musicali dolcezza e serenità, imprimendo sulla carta sensazioni deliziose ed evanescenti; ed anche quando essi raccontano il dolore, il fine è consolatorio.
Sono poesie dove il tempo è quello scandito dallo scorrere delle stagioni, in cui la natura è quasi sempre presente; sono versi frutto di rimembranze di giovanili studi: reminescenze d’annunziane, leopardiane, pascoliane e di autori medioevali, ma anche il risultato di un sentire profondamente emozionale che talvolta nasce dall’osservazione di tele di pittori amati che in lei hanno lasciato il segno.
Le sue liriche velatamente classicheggianti rappresentano la gioia di vivere, la fiduciosa religiosità nell’aiuto divino; insomma, Manuela, con la sua scrittura fluttuante, distribuisce a piene mani la felicità e la speranza, suggerendo che i momenti bui possano essere superati grazie alla bontà e all’amore verso il prossimo; ma tra i vari tipi d’amore, non ha certo dimenticato quello passionale:
Impetuosa attrazione
D’intenso piacere
Frutto eterno
Di una lunga notte
... Immergiamoci quindi nei suoi versi e lasciamoci cullare dalle sue parole e, così come diceva qualcuno: …e il naufragar m’è dolce in questo mare.
Recensione di Luigina Parisi
Quando la dolcezza non è solo nel viso, nella voce, nell'amore verso tutte le espressioni artistiche permea di sé ogni parola e tutto diventa poesia. Una poesia misurata, garbata, armoniosa quella di Manuela Moschin . È quasi possibile leggendo le poesie contenute nella raccolta ātman vederla di schiena che contempla un quadro, coi suoi ricci biondi e l'anima in estasi. È la poetessa che sa creare e conservare dentro sé quell' attimo di meraviglia che poi si porta in giro per il mondo effondendo bellezza col timore di vederlo svanire. E con la stessa meraviglia sa esplorare il mondo dei sentimenti e vagliarne le sfumature. Mi piace molto l'immagine del divino come bene supremo dell'anima coi versi poetici come mezzo per permeare di sé il mondo. Ecco perché questo bellissimo e misterioso titolo, ătman.
"Il sacro risiede nella anima"
“Poesia voce divina tradotta in versi"
In molte delle sue poesie mi ritrovo perfettamente a mio agio, poiché s'accostano alla mia anima quasi come se le avessi scritte io.
Reminiscenza
Mi addormentai lieta
in un melodioso canto
e cominciò il sogno.
Ritrovai la bambina
dai boccoli ribelli
aperta alla vita.
Assaporai beata
la ricercata dolcezza
dei glicini in fiore.
Tante sono le poesie ispirate da opere pittoriche, e non solo, che ci portano a ricercare la fonte, fungendo così da divulgatrici dell'arte. Mi piace molto l'azzeccatissima scelta grafica del bianco della copertina con questa immagine eterea e l'ombra appena accennata, opera di Pedro Lava ; interessanti le parole della quarta a cura di Pasquale Cavalera. Se a volte ci capita di chiederci "dove è l'amore?" l'autrice consiglia di cercarlo nel nostro ātman.
Complimenti Manuela per questo bellissimo lavoro.
Foto di Luigina Parisi
Recensione di Margherita Guglielmino
Ieri, mi è arrivato il libro di Manuela Moschin. Un libro dalle linee semplici ed essenziali, ma dal titolo potente ed evocativo "Ātman", che in lingua sanscrita significa "essenza, soffio". Già il titolo mi ha rapita! In vita mia ho scritto solo una poesia, che ho poi inserito nel mio romanzo " Una bellissima storia sbagliata", invidio molto chi riesce ad esprimersi con questa sublime arte, quindi consiglio a tutti voi di acquistare e leggere queste piccole perle di Manuela. Non mi resta che augurarvi " Buona lettura ".
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